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DAVID BYRNE ON TOUR - songs of david byrne and brian eno - PRESS

Rivista


David Byrne in "Song of David Byrne and Brian Eno" @ Auditorium
By Roberto Benevento, Rivista, 21 July 2009 [Link]

David Byrne giunge a Roma con lo spettacolo in cui raccoglie i fili della sua trentennale collaborazione con Brian Eno, vale a dire la capacità di raccogliere la musica d'avanguardia la world music e la new wave in un'unica e geniale forma di popular music, messa a punto in tre dischi dei Talking Heads realizzati tra 1978 e il 1980. L'anno dopo uscì a nome della coppia un disco destinato a segnare la storia, My Life in the Bush of Ghosts, che nel tempo ha guadagnato lo status di album di culto. Per capire perché basta ascoltare la radio oggi, i germi di quel lavoro si ritrovano ora nella musica di tanti artisti di fama mondiale.

Mentre lavoravano alla ristampa in versione deluxe di quel lavoro, uscita nel 2006, Byrne e Eno hanno ricominciato a lavorare insieme. Il risultato (un'anima completamente diversa dalla sperimentazione nervosa del 1981, laddove il funk e il ritmo erano fondamentali oggi c'è l'apparente serenità della ballata) è stato pubblicato lo scorso anno con il nome di Everything That Happens Will Happen Today.

Byrne e la band si presentano in cavea vestiti completamente di bianco. Tra il cantante e i musicisti uno spazio coreutico che verrà riempito da tre versatili ballerini che animeranno le canzoni coinvolgendo i coristi e Byrne stesso. Finiranno tra gli applausi adoranti degli pubblico per uno spettacolo coinvolgente e suggestivo che si sviluppa sull'ultimo disco (si apre con Strange Overtones e si chiude con la title track) e pesca tra i dischi dei Talking Heads, specialmente Remain in lights e Fear of music. Oltre alla resa perfetta dei classici, scorrono Houses in motion, Crosseyed and painless, Once in a lifetime, Heaven, Life during wartime tra i momenti migliori, anche i brani del meno brillante ultimo lavoro funzionano senza creare nessun calo di tensione. Un solo brano da My life..., Help me somebody "umanizzata" con Byrne a ricreare le voci che all'origine erano campionate.Spazio anche per un paio di brani delle teste parlanti del post Brian Eno, Road to nowhere e Burning down the house con gli spettatori ormai in piedi a cantare e ballare.